Di famiglia cosmopolita originaria di Trieste e nato a Asmara in Africa Orientale da padre nato in Grecia, a Corfù, e madre piemontese, giunto in Italia trascorre una avventurosa giovinezza nella Milano del dopoguerra cominciando giovanissimo a scrivere fino agli anni Sessanta quando si trasferisce a Roma a lavorare come giornalista.
Dopo molti racconti pubblicati su varie riviste letterarie e un romanzo, L'ultima estate in città, che presentato da Natalia Ginzburg e Cesare Garboli vince il Premio Inedito e viene pubblicato da Garzanti, lascia definitivamente il giornalismo per iniziare una intensa attività di sceneggiatore per il cinema e la televisione. Firma quindi per la RAI vari sceneggiati tra i più seguiti dalla critica e dal pubblico come Storia di Anna, il primo film televisivo sulla droga con Laura Lattuada e diretto da Salvatore Nocita e che desta molto scalpore, La casa rossa, il ritratto di una famiglia della Bassa Padana dai difficili anni del dopoguerra agli anni del boom economico con Alida Valli, Ray Lovelock e Alfredo Biondi, diretto da Luigi Perelli, Tre anni, una cronaca della fine dell’Impero Asburgico ambientata a Trieste diretta da Salvatore Nocita con Giulio Brogi, Tino Carraro, Gianni Santuccio, Paola Pitagora, Giancarlo Dettori e altri importanti attori del Piccolo Teatro di Milano, Il Colpo, storia di una rapina in banca con Fabio Testi, Raymond Pellegrin e diretto da Sauro Scavolini, La promessa, tratto dal capolavoro poliziesco di Durrenmatt, e Piccolo mondo antico.
Negli anni Novanta, con il definitivo imporsi della televisione commerciale, lascia l’attività di sceneggiatore per trasferire la sua attività di narratore nel Teatro. Dopo un debutto come autore e regista al Festival di Todi con un monologo, Requiem per voce solista con Pino Colizzi che ottiene un lusinghiero successo, scrive e mette in scena sempre al Festival di Todi Umberto e Maria Josè - L’ultima notte in Italia storia degli ultimi due monarchi italiani ambientata la notte dei risultati del Referendum Monarchia - Repubblica dove i due protagonisti prima di partire per l’esilio si scontrano rivelando tutte le loro differenze caratteriali e politiche. Il successo come autore e regista di teatro e la vittoria all’unanimità della giuria del Premio Istituto del Dramma Italiano 1996 con il testo Grandi Balene, una drammatica riunione familiare tendente ad essere il ritratto di una generazione che ha tradito i propri ideali, lo spingono a fondare a Roma nella straordinaria sede del Fontanone del Gianicolo il Teatro XX Secolo, un teatro tematico dedicato esclusivamente alla storia e alla illustrazione, con testi inediti, del Novecento giunto ormai alla sua conclusione.
Sia il fascino della sua sede, sia la programmazione del teatro, di netta impronta culturale, finiscono in breve per fare del Teatro XX Secolo uno dei teatri più seguiti della Capitale fornendo a autori e registi sia italiani che internazionali un posto particolarmente ambito per rappresentare le proprie opere. L’esperienza, non supportata da contributi pubblici ma solo da alcuni privati entusiasti e solidali, termina però nel 2002 quando la sede del teatro viene restaurata dal Comune che poi decide di rientrare in possesso del Monumento creando - nonostante la solidarietà di artisti e uomini di cultura come Giancarlo Menotti, Gillo Pontecorvo, Achille Bonito Oliva, Irene Bignardi, Paolo e Emilio Taviani, Ettore Scola, Anna Maria Mori, Gina Lagorio, Massimo Pradella, Alberto Bevilacqua e altri - un vuoto culturale nella Capitale molto sentito e mai più riempito.
Chiusa l’esperienza teatrale e vinto comunque nel 2004 il Premio Antonelli Castilenti con il testo Solo per la tua bocca, la storia di un poeta e della moglie morta trentanni prima che fornisce l’occasione di un ritratto degli artisti romani degli anni ’60, torna a dedicarsi all’editoria con un libro di racconti, Posta Prioritaria (Garzanti 2002), che ottiene un vivo successo di critica e di pubblico e continua tutt'ora a essere messo in scena in vari teatri.
Tornato al settore editoriale, un grande favore di critica ottiene la ripubblicazione nel 2012 del suo primo romanzo L'ultima estate in città da parte all'editore Aragno che, ormai introvabile e diventato negli anni un vero e proprio libro di culto, costituisce un eclatante caso letterario. Nello stesso anno pubblica il romanzo Privati Abissi (Fassi 2012) che, finalista al Premio Viareggio, vince il Premio Bagutta.
Entrato a fare parte degli autori di Bompiani le sue successive pubblicazioni sono state, sempre con lo stesso editore, Principessa (2013), una storia di ambiente noir di notevole impatto emotivo, la riedizione ampliata di cento pagine dei racconti di Posta Prioritaria (2014) una terza edizione de L’Ultima Estate in Città (2016) e La Malinconia dei Crusich (2016), la saga di una famiglia lungo l’arco di tutto il Novecento che la critica ha accostato ai Buddenbrook e a Cent’anni di Solitudine e che, finalista ai Premi Grinzane Lattes, Vigevano e Manzoni, ha ottenuto una menzione speciale al Premio Alvaro - Bigiaretti e vinto il Premio Viareggio per la narrativa e il Premio Fiuggi per il romanzo storico.
Sia L'Ultima estate in città che Posta Prioritaria sono stati oggetti di tesi di laurea all'Università La Sapienza di Roma e all'Università di Lettere e Lingue di Bruxelles e sono tradotti in Germania e in Ungheria.
Sempre con Bompiani è di prossima pubblicazione nel febbraio 2018 il romanzo picaresco Quattro Uomini in Fuga.
L’Ultima estate in città è stato acquistato e tradotto in Francia da Gallimard oltre che da venti paesi tra i quali Stati Uniti, Inghilterra, Olanda, Spagna, Grecia e Israele.