Ad Arsoli, nella Valle dell’Aniene, si trova il Villino appartenuto all’artista Alessandro Morani (1859-1943) e alla moglie Lili Helbig (1868-1954). Questo luogo, sospeso nel tempo, si presenta quale ideale testimonianza della temperie culturale che animò la Roma post-unitaria, con particolare riferimento alla Società artistica indipendente In Arte Libertas (1886-1903), massima rappresentazione della corrente artistica simbolista in ambito romano, di cui Alessandro Morani fu fondatore.
Alessandro Morani è un degno rappresentante dei valorosi pittori che nella seconda metà del XIX secolo modificarono la percezione comune della pittura paesaggistica, rinnovando con la natura un rapporto di profonda contemplazione e amore sino a giungere a straordinari esiti simbolisti.
Dal sentimento di protesta contro lo stato contemporaneo dell’arte nasce l'esigenza di farsi promotore della Società artistica indipendente in Arte Libertas (1886) di cui sarà il primo Segretario e dalle cui ceneri sorgerà il movimento dei XXV della Campagna Romana (1904).
Talento poliedrico, degno rappresentante del nobile ‘artista-artigiano’ del Rinascimento, nella sua esperienza umana e personale egli si fa incarnazione ai nostri occhi dello spaccato di un’epoca, che il Villino di Arsoli -acquistato come residenza estiva nel 1902- ci permette magicamente di rivivere attraverso i numerosi dipinti e documenti, frutto degli innumerevoli rapporti intrattenuti da Alessandro e sua moglie Lili Helbig con i più importanti artisti, letterati e musicisti del tempo. Qui è possibile vivere tra ricordi di Liszt, Wagner, Debussy, Tolstoj, Mommsen, solo per citarne alcuni. Ma tra questi spicca il poeta Gabriele D’Annunzio, legato al pittore sin dalla sua giovinezza da un sentimento di profonda amicizia e di reciproca stima professionale, destinata a sfociare in un’indissolubile alleanza tra arte e poesia.
Aver l’opportunità di un contatto diretto con opere e lettere in un luogo quasi immutato e ancora così denso di ricordi offre l’opportunità di comprendere la storia nella sua essenza, di sentire come nostre le fiere battaglie per un’ispirazione e un’arte libera: IN ARTE LIBERTAS.
Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio con dichiarazione del 03.03.2020, ha dichiarato l' eccezionale interesse culturale, storico e artistico di Villa Morani.
Nel 2021 Villa Morani è entrata a far parte della Rete delle Dimore e Giardini storici della Regione Lazio.
La struttura edificata alla fine del diciannovesimo secolo è articolata in una superficie interna di 400 m² ai quali si sommano 6000 M di giardino.
Il recupero e la diffusione di questa importante esperienza culturale che ha segnato i primi anni dell’unità nazionale a Roma, sono affidati all’Associazione Liberi nell’Arte che ha tra i suoi scopi la valorizzazione e diffusione dell’arte e della cultura in tutte le sue forme.
La villa è tutt’ora di proprietà degli eredi.